Prezzo per 500g
Porzione consigliata a persona 140g
Con questi ingredienti antichi e non raffinati, abbiamo creato negli anni una sfoglia ineguagliabile, tirata a mano con il mattarello di legno, dalle caratteristiche riconoscibili all’assaggio più che alla vista, sfoglia alquanto tenace ed elastica, importante in bocca ma dal gusto delicato, con una superficie estremamente ruvida, quasi ad imitare una abrasiva pietra pomice, caratteristica unica per fermare sulla superficie qualsiasi condimento.
Origini del Cappellaccio. La prima testimonianza scritta risale al 1584, nel ricettario di Giovan Battista Rossetti, scalco della corte estense durante il regno del duca Alfonso II d’Este. In tale ricettario vengono ancora chiamati “tortelli di zucca con il butirro”, ma nei secoli successivi assumeranno la denominazione di “cappellacci”, anche differenziandosi dai tortelli di zucca per forma ed ingredienti. Il termine Cappellaccio o il suo equivalente dialettale ferrarese, “Caplaz”, si riferisce alla forma simile ad un cappello di paglia tipico dei contadini del secolo scorso. Il cappellaccio si fregia del riconoscimento I.G.P.
Il nostro cappellaccio, come da tradizione ferrarese, ha una pasta estremamente grezza, con uno spessore importante, permettendo nel punto d’incontro con il ripieno, un filtro naturale che ammortizza il gusto dolce della zucca.
Materpasta rifugge le tesi di alcuni nuovi cultori del gusto che vogliono la sfoglia del cappellaccio molto fine, secondo noi è come volere lo spaghetto ben cotto, la pizza con l’ananas o altre atrocità culinarie.
Il nostro cappellaccio deriva dalla più radicata tradizione emiliana, rinnovata dall’uso di prodotti non industrialmente raffinati e biologici; uova e farina, impastata e tirata a mano.
Ingredienti semplici per un piatto gustoso, sano ed organico.